Questo ciclo di opere è stato il mio primo approccio alla scultura digitale, volevo realizzare delle opere immateriali che vivessero in uno spazio proprio, diverso dal nostro, così le scene sono fruibili dallo spettatore solo attraverso i due fori posti nella scatola che racchiude il loro spazio, l’unica cosa che è possibile fare, come nel sogno, è muovere lo sguardo.
