La mia storia

Sono nato a Roma nel 1980,  l’arte mi ha sempre affascinato e già all’età di sei anni volevo diventare uno scultore, forse perché compresi che l’arte ha la stessa finalità della didattica: elevare.

Così dopo aver frequentato il liceo artistico di via Ripetta ho proseguito il mio percorso attraversando quella piazza, diplomandomi con lode in scultura e diventando in seguito anche docente di discipline plastiche.  

La scultura, per me, è una forma di pensiero che esiste nello spazio attraverso la materia, ma per un periodo lo spazio e la materia, per come ero abituato a concepirli, erano fuori dalle mie possibilità.

Così, invece di viver d’arte, ho imparato a farla sopravvivere in me, come una forza inquieta sempre alla ricerca di possibili soluzioni.

Per questo recuperai un vecchio pc e incominciai a portare le mie idee sulla scultura nel digitale, in uno spazio intangibile ma presente, capii da subito però che quello che stavo facendo non doveva surrogare la realtà, imitando quello che avrei fatto con la creta o con il marmo, ma dovevo trovare e rispettare la filosofia di questa nuova materia, così così come appresi dal mio Maestro (Bruno Liberatore, del quale fui assistente di studio per sette anni).

Con il tempo è cresciuta in me la convinzione che l’arte è un ponte tra il passato e il futuro, portando questa mia nuova consapevolezza non solo in ciò che faccio come artista ma anche in quello che oggi faccio come insegnante.